Alluce valgo
L’alluce valgo è una patologia piuttosto frequente che interessa nella stragrande maggioranza dei casi il sesso femminile. La causa di questa malattia sembra dipendere dalle calzature. Studi fatti su popolazioni dell’Africa che non usano calzature hanno dimostrato che l'avampiede del piede umano tende ad essere allargato. La posizione dell’alluce accostato al 2° dito sembra dipendere dall’utilizzo delle calzature.
L’alluce valgo è spesso una condizione familiare, e non è chiaro se questo sia dovuto ad una predisposizione genetica.
Nelle fasi iniziali di questa malattia la paziente non lamenta dolore, ma accusa disturbi solo se indossa calzature strette o con tacco alto. Nelle fasi avanzate, invece, l’alluce spinge contro il 2° dito e causa le callosità interdigitali. Il 2° dito può addirittura sovrapporsi all’alluce.
Nelle fasi finali, l’alluce diventa artrosico ed il dolore viene percepito sul versante mediale (internamente), proprio dove l’alluce sfrega contro la scarpa. In questo caso si può verificare l’infiammazione della borsa sottostante, e nei casi più gravi, l’infezione della borsa o dell’osso sottostante (Fig.1).
Le indagini strumentali più appropriate per la diagnosi di alluce valgo sono rappresentate dalle radiografie, da eseguire in posizione eretta.
L’alluce valgo è spesso una condizione familiare, e non è chiaro se questo sia dovuto ad una predisposizione genetica.
Nelle fasi iniziali di questa malattia la paziente non lamenta dolore, ma accusa disturbi solo se indossa calzature strette o con tacco alto. Nelle fasi avanzate, invece, l’alluce spinge contro il 2° dito e causa le callosità interdigitali. Il 2° dito può addirittura sovrapporsi all’alluce.
Nelle fasi finali, l’alluce diventa artrosico ed il dolore viene percepito sul versante mediale (internamente), proprio dove l’alluce sfrega contro la scarpa. In questo caso si può verificare l’infiammazione della borsa sottostante, e nei casi più gravi, l’infezione della borsa o dell’osso sottostante (Fig.1).
Le indagini strumentali più appropriate per la diagnosi di alluce valgo sono rappresentate dalle radiografie, da eseguire in posizione eretta.
Trattamento
Il trattamento non chirurgico consiste nell’utilizzo di scarpe comode e a pianta larga; possono aiutare anche gli anti-infiammatori locali e, se le strutture mediali sono stirate, un tutore apposito.
Il ruolo dei plantari nell’alluce valgo è controverso. Alcuni pazienti con piede piatto accentuano questa deformità durante la stazione eretta e, per questi pazienti, può essere utile un plantare di supporto della volta.
Il trattamento definitivo dell’alluce valgo, tuttavia, è chirurgico. Esistono innumerevoli tecniche chirurgiche ma, in linea di massima, bisogna fratturare l’osso e riallinearlo.
Di solito l’intervento chirurgico è ben tollerato e la degenza consiste in 1-2 notti in ospedale. Nel postoperatorio i pazienti devono indossare un tutore particolare per 6 settimane e devono prendere in considerazione la possibilità che il dito possa gonfiarsi fino a 6 mesi dopo l’intervento.
L’intervento chirurgico, di solito, ha una buona possibilità di successo nell’85% dei casi e 2/3 delle donne possono ritornare ad indossare qualsiasi tipo di calzatura.
Le complicanze di questo intervento sono quelle di qualsiasi atto chirurgico e comprendono i problemi di tipo anestesiologico, le infezioni, il sanguinamento, la trombosi venosa profonda e superficiale, le lesioni neurovascolari e tendinee, il miglioramento solo parziale dei sintomi e la recidiva. Ciascuna di queste complicanze può rendere necessario un altro intervento chirurgico.
Queste sono le radiografie di una paziente prima e dopo l’intervento per alluce valgo…
Il trattamento non chirurgico consiste nell’utilizzo di scarpe comode e a pianta larga; possono aiutare anche gli anti-infiammatori locali e, se le strutture mediali sono stirate, un tutore apposito.
Il ruolo dei plantari nell’alluce valgo è controverso. Alcuni pazienti con piede piatto accentuano questa deformità durante la stazione eretta e, per questi pazienti, può essere utile un plantare di supporto della volta.
Il trattamento definitivo dell’alluce valgo, tuttavia, è chirurgico. Esistono innumerevoli tecniche chirurgiche ma, in linea di massima, bisogna fratturare l’osso e riallinearlo.
Di solito l’intervento chirurgico è ben tollerato e la degenza consiste in 1-2 notti in ospedale. Nel postoperatorio i pazienti devono indossare un tutore particolare per 6 settimane e devono prendere in considerazione la possibilità che il dito possa gonfiarsi fino a 6 mesi dopo l’intervento.
L’intervento chirurgico, di solito, ha una buona possibilità di successo nell’85% dei casi e 2/3 delle donne possono ritornare ad indossare qualsiasi tipo di calzatura.
Le complicanze di questo intervento sono quelle di qualsiasi atto chirurgico e comprendono i problemi di tipo anestesiologico, le infezioni, il sanguinamento, la trombosi venosa profonda e superficiale, le lesioni neurovascolari e tendinee, il miglioramento solo parziale dei sintomi e la recidiva. Ciascuna di queste complicanze può rendere necessario un altro intervento chirurgico.
Queste sono le radiografie di una paziente prima e dopo l’intervento per alluce valgo…